Immagine di Nottwil in stile cartone animato

Ho viaggiato nel futuro come Marty McFly

Sono abbastanza certa — ditemi se sbaglio — che Ritorno al futuro sia un film che quasi tutti conoscono. E ci credereste se vi dicessi che anche io ho viaggiato nel futuro come Marty McFly?

Eppure sì, è successo. Durante il primo weekend di ottobre.

Il mio viaggio non è stato tra epoche diverse, ma tra realtà diverse.

Il 6 ottobre sono partita dal mio paesino con la mia Panda e sono arrivata direttamente nel futuro: a Nottwil, alle porte aperte della Fondazione Svizzera per Paraplegici (FSP).

La Fondazione Svizzera per Paraplegici – insieme alle sue società affiliate e organizzazioni partner – gestisce una straordinaria rete di prestazioni che accompagna le persone colpite da lesione midollare in tutte le situazioni della loro vita.”*

Fin dai primi passi, si respiravano passione, innovazione e accoglienza.

Ogni professionista con cui ho parlato mi ha trasmesso competenza, responsabilità e un profondo rispetto verso il proprio lavoro, le persone e la missione della Fondazione.

Ho conosciuto anche ticinesi che hanno scelto di trasferirsi a Nottwil per lavorare lì: un’esperienza che arricchisce non solo dal punto di vista professionale, ma umano.

Ma cosa c’entra tutto questo con la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA)?

Ve lo spiego subito: tra i numerosi stand presenti c’era anche quello di Active Communication, società affiliata alla Fondazione Svizzera per Paraplegici.

“Le persone con disabilità devono poter partecipare alla vita sociale e godere degli stessi diritti di chiunque altro. Grazie al nostro impegno quotidiano (di Active Communication), promuoviamo l’autodeterminazione e la partecipazione, impedendo che al limite imposto dalla disabilità se ne aggiunga un altro.” **

Active Communication, oltre a offrire consulenze personalizzate, è distributore ufficiale di mezzi ausiliari per la comunicazione, l’integrazione al lavoro, la scolarità e la vita quotidiana.

Con quasi 30 anni di esperienza alle spalle, rappresenta un punto di riferimento in Svizzera per chi lavora nel campo dell’accessibilità e della CAA.

Poter visitare il loro stand, toccare con mano i dispositivi e confrontarmi con i loro consulenti è stato estremamente arricchente.

Ma non è tutto.

In un altro stand ho avuto l’occasione di provare uno strumento di comunicazione ancora in fase di sperimentazione:

“In collaborazione con Augment IT, il Centro Svizzero per Paraplegici (SPC) sta sviluppando una piattaforma che permetterà alle persone con tetraplegia e ad altre con funzionalità limitata delle mani di accedere al mondo digitale con facilità.” ***

Tecnologia, ricerca e passione stanno dando vita a una soluzione davvero rivoluzionaria per le persone con tetraplegia e non solo.

Di cosa si tratta?

👉 Seguimi su Instagram: la prossima settimana condividerò un contenuto dedicato interamente a questa novità.

Sonovoce non si ferma

Ogni volta che incontro realtà come questa, torno a casa con la certezza che vale la pena continuare a diffondere voce e consapevolezza anche nel nostro territorio.

Esperienze come quella di Nottwil ricordano che la tecnologia, quando incontra la sensibilità, può davvero restituire voce, autonomia e dignità.

* Fonte: Fondazione Svizzera per Paraplegici

** Fonte: Active Communication

Testo originale: “Les personnes porteuses de handicap doivent pouvoir participer à la vie sociale et bénéficier des mêmes droits que tout un chacun. Grâce à notre engagement quotidien, nous favorisons l’autodétermination et la participation et empêchons ainsi que le handicap s’ajoute au handicap.”

*** Fonte: Swiss Paraplegic Centre

Testo originale: “In partnership with Augment IT, the Swiss Paraplegic Centre (SPC) is developing a platform for tetraplegics and others with limited hand function to access the digital world with ease.”


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